
Associazione Comitato San Martino
FESTA DI SAN MARTINO 11 NOVEMBRE
Per rievocare la festa di San Martino, bisogna tornare indietro, negli anni del dopo guerra.
Un data che potremo definire storica, fu quel lontano novembre 1945. L'euforia della fine delle ostilità belliche si manifestarono anche nel nostro paese.
A Masciago già si festeggiava la ricorrenza del patrono San Martino. Le massaie erano indaffarate per preparare il tradizionale pranzo: si portava a cuocere al forno la famosa torta di San Martino, la "torta papina"; l'aria emanava il profumo del pane appena sfornato e dell'oca arrostita.

Sulla piazza antistante la chiesetta, la gente si riuniva incuriosita per assiste-re all'erezione dell'albero della cuccagna; la chiesetta tanto cara ai masciaghesi, addobbata per la ricorrenza aspettava i fedeli per la grande "Messa cantata".
Era una festa dove si dava molta importanza al pranzo e alla festa in piazza con tante bancarelle con le leccornie per la gioia dei bambini, ma niente di più.
Si doveva fare qualcosa di nuovo, per uscire dalla monotonia di questa festa.
Ecco un gruppo di volenterosi maschiaghesi, reduci dalla guerra, tentarono di organizzare un corteo con soldati e cavalli per ricordare le gesta del tribuno romano Martino.Non doveva essere stata un 'impresa facile, per quei tempi, reperire costumi e cavalli, i due personaggi che interpretavano il ruolo di Martino e del mendicante. Ma alla fine ci riuscirono: sfilava per le vie del paese il corteo, la gente assiepata lungo le strade applaudiva quei temerari e pionieri precursori di quello che col tempo diventerà una tradizione.Un personaggio storico fu, e per molte edizioni, la figura del mendicante, interpretata da "el Giota" (Antonio Veronesi), con la sua presenza in mezzo alla sfilata, ricoperto da pochi panni e quasi scalzo anche quando la giornata era fredda. Rimane nei nostri ricordi come colui che in modo convincente e indimenticabile seppe interpretare la parte del poveretto soccorso dal tribuno Martino. Furono queste le basi che diedero inizio alla rievocazione storica, grazie a quel gruppo di uomini che voleva fare "qualcosa di nuovo" per "el feston de san Martin".I tempi sono certamente cambiati; altre persone hanno ripreso, in modo più organico, quanto tramandatoci dai nostri predecessori. Per rivivere il clima della "festa" ci si è dovuti dare un'organizzazione per predisporre nuovi programmi.Al corteo rievocativo del gesto di San Martino, che assume oggi una dimensione più spettacolare e più consona alla realtà storica, si aggiungono altre manifestazioni artistico- culturali. Nell'antica chiesetta da anni si svolgono attività di grandi rilievo, quali mostre d'arte di pittura e a tema sacro, mostre fotografiche. Concorsi a premi per le scuole alla scoperta delle tradizioni locali, spettacoli per bambini con giocolieri e clown. In passato si sono svolte anche gare ciclistiche e di ski-roll con partecipazione di squadre internazionali che hanno allietato le nostre strade e per 25 anni si disputavano gare podistiche.L'Associazione Comitato San Martino è, come sempre, alla ricerca di nuove proposte di particolare interesse, un patrimonio rievocativo - storico - culturale, nel rispetto delle tradizioni locali.